Il tema è stato affrontato lo scorso 25 giugno presso lo studio LEXMILL di Treviso con l’intervento del dott. Enrico Perferi (iscritto all’albo dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Treviso) e del dott. Daniele Tumietto (iscritto all’albo dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano), consulenti in materia di gestione digitale di processi e documenti.
Nel corso dell’incontro, grazie alle conoscenze specialistiche dei dott.ri Perferi e Tumietto, è stata illustrata l’evoluzione della fattura elettronica fino alla recente Direttiva (UE) 55/14, sono stati presentati diversi casi concreti e sono stati forniti suggerimenti pratici per semplificare la fatturazione verso soggetti stranieri limitando l’impatto degli obblighi relativi alle comunicazioni fiscali periodiche.
Dopo l’introduzione della fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione e l’avvio opzionale della fattura elettronica tra privati, ora, i professionisti e le aziende, si trovano davanti ad un importante e profondo cambiamento del modo di lavorare.
La fattura elettronica obbligatoria tra privati è la grossa novità prevista all’interno della Legge relativa al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018, che ha previsto l’avvio di tale obbligo con due fasi distinte:
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la prima con inizio il 1° luglio 2018 (di recente prorogata al 1° gennaio 2019) limitatamente, e parzialmente, alle operazioni relative alle cessioni di benzina, o gasolio per motori e per le prestazioni di subappaltatori nel quadro di un contratto di appalti pubblici;
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la seconda fase con partenza il 1°gennaio 2019 prevede dell’obbligo di fatturazione elettronica allargato a tutte le operazioni tra soggetti privati, comunemente noto come B2B, e vedrà l’introduzione della fattura obbligatoria verso i consumatori, nota come B2C.
A questo si aggiunge l’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica previsto per il 1° settembre 2019 per tutte le operazioni di tax free shopping che dovranno essere trasmesse all’Agenzia delle Dogane.
Infine dal 18 aprile 2019 per tutte le Pubbliche Amministrazioni europee entrerà in vigore l’obbligo di ricevere le fatture elettroniche solo nel formato previsto dalla Direttiva (UE) 55/2014 relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici, quindi i fornitori delle PA europee dovranno attivare anche questo nuovo formato di fatturazione elettronica.
La Fattura PA, formato proprietario nazionale utilizzabile solo per digitalizzare il documento fattura in Italia, è inutilizzabile per scambi intracomunitari o extra UE, pertanto consente una digitalizzazione solo parziale, sia nel settore pubblico che in quello privato, con la conseguenza di non permettere di massimizzare i benefici.
Questo può portare, in alcuni casi, ad un peggioramento dei benefici complessivi, costringendo a usare in parallelo diverse modalità di gestione delle fatture.
Quindi è necessaria un’evoluzione della fatturazione delle imprese che si indirizzi verso il modello semantico europeo per realizzare i benefici, ormai noti, derivanti dall’utilizzo della fattura elettronica (maggiore efficienza e capacità di controllo della spesa e di lotta all’evasione ed alle truffe) ma anche per stimolare la digitalizzazione delle imprese nel quadro di sviluppo del Single Digital Market, sviluppandone anche l’internazionalizzazione.